associazionismo giovanile, cittadinanza attiva, cultura, attualità, libere riflessioni, promuoviamo insieme idee e iniziative positive per la Città di Foggia e l'intera Capitanata. Un Blog ideato, creato e curato da Gianluigi Cutillo
domenica 27 maggio 2018
Giovani per il Futuro di Foggia, blog e gruppo Facebook
Perchè i giovani foggiani credono nel cambiamento. Un luogo virtuale dove confrontarsi sulle tematiche della nostra amata città come istruzione, lavoro, servizi e sicurezza. Ogni associazione o cittadino può segnalare liberamente le proprie proposte e iniziative. Se volete contattate i vostri amici ed invitateli a visitare e condividere i contenuti di questo blog oppure ad iscriversi al seguente gruppo Facebook: Giovani per il Futuro di Foggia - Creiamo Lavoro per la Capitanata.
sabato 26 maggio 2018
Sinergia tra pubblico e privato all'insegna del civismo: gli sviluppi dell'iniziativa della Fondazione Apulia Felix
L'importante risposta data dalla Fondazione Apulia Felix ai gravi atti di vandalismo, che recentemente hanno colpito Piazza Siniscalco Ceci, incomincia a dare i suoi frutti. Infatti anche AMIU Puglia si sta interessando alla pulizia e alla salvaguardia dello spazio e delle fioriere annesse. Le dichiarazioni del presidente della Fondazione, Prof. Giuliano Volpe, sono un ulteriore invito alla comunità foggiana, a non arrendersi, a credere ancora nel riscatto. "Segnali positivi producono effetti positivi" #facciamofiorirefoggia
Consigli su Carriera e come Trovare lavoro? Click Here!
giovedì 24 maggio 2018
Un Premier Foggiano: Buon Lavoro Presidente Conte!
Questo Blog augura un buon lavoro a Giuseppe Conte, Avvocato dalle origini pugliesi. Da foggiano mi sento orgoglioso di sapere che un nostro conterraneo (originario delle zone tra Volturara Appula e San Giovanni Rotondo), ricoprirà la carica di Presidente del Consiglio. Dopo un periodo di particolare difficoltà del nostro territorio, della Capitanata, e del SUD Italia, spero vivamente che si possa attraversare un periodo di novità e cambiamento rispetto al passato. Anche i giovani meridionali hanno espresso chiaramente, attraverso il voto, la volontà di cambiare, c'è una grande voglia di riscatto.
Speriamo bene.
Auguri
Speriamo bene.
Auguri
Immagine Fonte Web
Situazione aggiornata al 31 Maggio 2018,
Ore 19.00 nasce il governo del cambiamento
Giuseppe Conte: Presidente del consiglio
Luigi Di Maio: Vicepresidente del Consiglio, ministro del lavoro
Matteo Salvini: Vicepresidente del Consiglio, ministro dell'interno
Riccardo Fraccaro: rapporti con il parlamento, democrazia diretta
Elisabetta Trenta: ministro della difesa
Giovanni Tria: ministro dell'economia
Giovanni Centinaio: ministro politiche agricole
Mauro Contorti: ministro infrastrutture
Marco Bussetti: ministro istruzione
Alberto Bonisolidi: ministro beni culturali e turismo
Giulia Grillo: ministro della salute
Paolo Savona: ministro delle politiche comunitarie
Giulia Bongiorno: pubblica amministrazione
Enrica Stefani: affari regionali e autonomie
Barbara Lezzi: ministro per il Sud
Lorenzo Fontana: ministro per la disabilità
Moavero Milanesi: ministro affari esteri
Alfonso Bonafede: ministro giustizia
Giancarlo Giorgetti: sottosegretario Presidenza Consiglio
1 Giugno 2018
Fonte Web
Situazione aggiornata al 31 Maggio 2018,
Ore 19.00 nasce il governo del cambiamento
Immagine Fonte Web
Giuseppe Conte: Presidente del consiglio
Luigi Di Maio: Vicepresidente del Consiglio, ministro del lavoro
Matteo Salvini: Vicepresidente del Consiglio, ministro dell'interno
Riccardo Fraccaro: rapporti con il parlamento, democrazia diretta
Elisabetta Trenta: ministro della difesa
Giovanni Tria: ministro dell'economia
Giovanni Centinaio: ministro politiche agricole
Mauro Contorti: ministro infrastrutture
Marco Bussetti: ministro istruzione
Alberto Bonisolidi: ministro beni culturali e turismo
Giulia Grillo: ministro della salute
Paolo Savona: ministro delle politiche comunitarie
Giulia Bongiorno: pubblica amministrazione
Enrica Stefani: affari regionali e autonomie
Barbara Lezzi: ministro per il Sud
Lorenzo Fontana: ministro per la disabilità
Moavero Milanesi: ministro affari esteri
Alfonso Bonafede: ministro giustizia
Giancarlo Giorgetti: sottosegretario Presidenza Consiglio
Fonte Web
CAPITANATA COMPRA A SUD PER IL SUD
FUORI LA GRANDE DISTRIBUZIONE: MAURO DI SANTO PROPONE UN CONSORZIO TERRITORIALE DI AZIENDE CON PUNTI DI VENDITA PROPRI
di Michele Eugenio Di Carlo
Mauro Di Santo è un consigliere della Coldiretti nella circoscrizione di Ascoli Satriano, uno dei 15 soci fondatori dell'associazione “Granosalus”, un componente del Comitato di Gestione di Rete Spac (Sistema produttivo agro-alimentare di Capitanata), il presidente della cooperativa agricola "L'Oro dei Grifoni" di Ascoli Satriano, ma si ritiene soprattutto un “Contadino”. Aggiungiamo che è anche referente del gruppo “Capitanata compra al Sud per il Sud”.
Scrive: «Negli ultimi anni ho visto, sentito e partecipato alla costituzione di reti di aziende, osservando che il risultato prefisso non è stato mai raggiunto. Se qualcuna delle aziende è stata capace di inserirsi nel mercato, non è stato per le virtù di una rete ipotetica. Noi siamo aziende, produciamo qualità e sul mercato siamo il simbolo del nostro territorio. Le belle parole si scontrano inesorabilmente col sistema di vendita. Pur avendo già i nostri prodotti piazzati sul mercato, siamo per forza di cose soggetti ad un mercato "filtro", ovvero il mercato di acquisto. Sì, perché la vendita avviene tramite la GDO oppure attraverso i mercati di nicchia o internet. Queste vie prevedono una serie di limitazioni per le aziende, tali che spesso bisogna persino mantenerne le distanze. Mi riferisco naturalmente soprattutto alla GDO.
L'eventistica, soprattutto se adornata dalla politica, non porta nessun fatturato alle aziende. Ritengo persino inutile far presentazioni o eventi territoriali, che non apportando nessun valore aggiunto all'azienda, mettono in mostra l’inutile politico di turno. Le aziende vivono di fatturati, non di gloria. La qualità dei prodotti non proviene da un evento o da un politico, proviene esclusivamente dal terreno e dalla “Buona Pratica Agricola”, fatta da cultura centenaria tramandata da contadino a contadino, da padre in figlio.
Tutto questo, però, transita per forza di cose attraverso il sistema di vendita sopracitato.
A pagarne le spese sono i produttori e i consumatori, visto che il prezzo alla base è basso, ma negli scaffali o sulla vetrina internet è alto.
Invito i fautori di questa nobile iniziativa (Capitanata compra al Sud per il Sud) a riflettere su ciò che ho scritto, a progettare una vera soluzione, dove l'eventistica di folclore deve essere solo contorno e non fulcro dell'iniziativa.
La mia proposta è quella di creare un consorzio territoriale di aziende con punti vendita propri. E aprirli sull'intero territorio nazionale ed internazionale. Ormai il mondo vuole il vero "made in Italy", tracciato e certificato. E solo noi possiamo offrirlo al mondo intero, senza essere soggetti a mercati d'acquisto di terzi, i quali si arricchiscono alle spese di chi lavora e ama la propria terra». Mauro di Santo conclude: «Nessuna GDO, nessun mercato di nicchia, nessuna vetrina internet».
Siamo sicuri che le proposte del “Contadino” Mauro Di Santo faranno discutere e saranno tenute in considerazione.
(A cura di Michele Eugenio Di Carlo)
di Michele Eugenio Di Carlo
Mauro Di Santo è un consigliere della Coldiretti nella circoscrizione di Ascoli Satriano, uno dei 15 soci fondatori dell'associazione “Granosalus”, un componente del Comitato di Gestione di Rete Spac (Sistema produttivo agro-alimentare di Capitanata), il presidente della cooperativa agricola "L'Oro dei Grifoni" di Ascoli Satriano, ma si ritiene soprattutto un “Contadino”. Aggiungiamo che è anche referente del gruppo “Capitanata compra al Sud per il Sud”.
Scrive: «Negli ultimi anni ho visto, sentito e partecipato alla costituzione di reti di aziende, osservando che il risultato prefisso non è stato mai raggiunto. Se qualcuna delle aziende è stata capace di inserirsi nel mercato, non è stato per le virtù di una rete ipotetica. Noi siamo aziende, produciamo qualità e sul mercato siamo il simbolo del nostro territorio. Le belle parole si scontrano inesorabilmente col sistema di vendita. Pur avendo già i nostri prodotti piazzati sul mercato, siamo per forza di cose soggetti ad un mercato "filtro", ovvero il mercato di acquisto. Sì, perché la vendita avviene tramite la GDO oppure attraverso i mercati di nicchia o internet. Queste vie prevedono una serie di limitazioni per le aziende, tali che spesso bisogna persino mantenerne le distanze. Mi riferisco naturalmente soprattutto alla GDO.
L'eventistica, soprattutto se adornata dalla politica, non porta nessun fatturato alle aziende. Ritengo persino inutile far presentazioni o eventi territoriali, che non apportando nessun valore aggiunto all'azienda, mettono in mostra l’inutile politico di turno. Le aziende vivono di fatturati, non di gloria. La qualità dei prodotti non proviene da un evento o da un politico, proviene esclusivamente dal terreno e dalla “Buona Pratica Agricola”, fatta da cultura centenaria tramandata da contadino a contadino, da padre in figlio.
Tutto questo, però, transita per forza di cose attraverso il sistema di vendita sopracitato.
A pagarne le spese sono i produttori e i consumatori, visto che il prezzo alla base è basso, ma negli scaffali o sulla vetrina internet è alto.
Invito i fautori di questa nobile iniziativa (Capitanata compra al Sud per il Sud) a riflettere su ciò che ho scritto, a progettare una vera soluzione, dove l'eventistica di folclore deve essere solo contorno e non fulcro dell'iniziativa.
La mia proposta è quella di creare un consorzio territoriale di aziende con punti vendita propri. E aprirli sull'intero territorio nazionale ed internazionale. Ormai il mondo vuole il vero "made in Italy", tracciato e certificato. E solo noi possiamo offrirlo al mondo intero, senza essere soggetti a mercati d'acquisto di terzi, i quali si arricchiscono alle spese di chi lavora e ama la propria terra». Mauro di Santo conclude: «Nessuna GDO, nessun mercato di nicchia, nessuna vetrina internet».
Siamo sicuri che le proposte del “Contadino” Mauro Di Santo faranno discutere e saranno tenute in considerazione.
(A cura di Michele Eugenio Di Carlo)
domenica 20 maggio 2018
Il gesto positivo della Fondazione Apulia Felix
Ultimamente la città di Foggia è stata colpita da gravi atti vandalici. Uno dei più distruttivi e recenti è stato sicuramente quello di Piazza Siniscalco Ceci. Il Centro Storico di Foggia purtroppo vive fenomeni di vandalismo e andrebbe attenzionato maggiormente. La parte buona della città, la Foggia per bene, è rimasta molto scossa dal grave danno perpetrato alla comunità da questi facinorosi.
Una risposta concreta e positiva è arrivata dalla Fondazione Apulia Felix, che ha deciso di fare un dono alla città, alcune fioriere per abbellire la Piazza "martoriata", un gesto di civiltà, di speranza.
Mercoledì 16 maggio 2018, alle ore 11, sono stati presentati i lavori di piantumazione dei fiori nelle fioriere della piazza. L'auspicio della Fondazione è quella che i cittadini, le associazioni, le istituzioni, con grande senso civico, si interessino alla cura delle piante. Le dichiarazioni costruttive rilasciate sui social e altri media dal Prof. Giuliano Volpe, presidente della Fondazione, lanciano sostanzialmente un importante appello ai cittadini attivi, ma non solo: salvaguardiamo la città, prendiamocene cura, partendo dai piccoli gesti positivi, intrisi di grande senso civico.
Spero vivamente che questo gesto, ritratto in parte dalle foto che ho scattato qualche giorno fa, servirà a ritrovare un senso civico, di comunità, che questa città ultimamente sembra aver smarrito. Ad Maiora.
#facciamofiorireFoggia
Una risposta concreta e positiva è arrivata dalla Fondazione Apulia Felix, che ha deciso di fare un dono alla città, alcune fioriere per abbellire la Piazza "martoriata", un gesto di civiltà, di speranza.
Mercoledì 16 maggio 2018, alle ore 11, sono stati presentati i lavori di piantumazione dei fiori nelle fioriere della piazza. L'auspicio della Fondazione è quella che i cittadini, le associazioni, le istituzioni, con grande senso civico, si interessino alla cura delle piante. Le dichiarazioni costruttive rilasciate sui social e altri media dal Prof. Giuliano Volpe, presidente della Fondazione, lanciano sostanzialmente un importante appello ai cittadini attivi, ma non solo: salvaguardiamo la città, prendiamocene cura, partendo dai piccoli gesti positivi, intrisi di grande senso civico.
Spero vivamente che questo gesto, ritratto in parte dalle foto che ho scattato qualche giorno fa, servirà a ritrovare un senso civico, di comunità, che questa città ultimamente sembra aver smarrito. Ad Maiora.
#facciamofiorireFoggia
mercoledì 16 maggio 2018
Dodicesima Edizione della Festa del Volontariato a Foggia
Sabato 26 maggio e Domenica 27 maggio 2018 torna la Festa del Volontariato a Foggia con la XII Edizione.
Festa del Volontariato
La Festa del Volontariato è sostenuta dal CSV Foggia con l’obiettivo di far aumentare il numero di persone che dedicano parte del proprio tempo ad attività di volontariato e di sostenere le associazioni nella loro attività di ricerca attiva di volontari. L'iniziativa, in Capitanata rappresenta un'opportunità sia per le associazioni, che per i cittadini. Le prime avranno la possibilità di promuovere le proprie attività, illustrare i propri servizi e reperire così nuovi volontari, mentre i cittadini potranno conoscere da vicino le realtà di volontariato, e se interessati potranno mettere in gioco le proprie capacità al servizio della comunità.
http://www.csvfoggia.it/servizi/2016-04-12-16-37-08/festa-del-volontariato.html
http://www.csvfoggia.it/servizi/2016-04-12-16-37-08/festa-del-volontariato.html
lunedì 14 maggio 2018
Il ruolo della politica a Foggia
A livello locale servirebbero meno personalismi e più concretezza al servizio della comunità. Questa città ne ha tanto bisogno, stiamo messi maluccio, soprattutto se confrontati a realtà simili. Non vedo proposte concrete, programmazione di interventi mirati, questo sinceramente mi preoccupa non poco. Le forze politiche foggiane devono attivarsi concretamente per cercare di capire e risolvere i problemi di una terra martoriata e privata di tutto (o quasi). Spesso purtroppo prevale il silenzio, se non in campagna elettorale, o durante le solite noiose beghe politiche in vista della spartizione di ruoli. Foggia non merita tutto questo, ma proposte e programmi, azioni, fatti, interventi, soprattutto per non far scappare i giovani, alla ricerca di opportunità. Inutile elencare tutti i servizi che ci hanno sottratto in questi anni, siamo sempre più una realtà marginale e provinciale...nessuno si lamenta, nessuno fa sostanzialmente nulla di fattivo, di operativo...spesso regna solo un assordante silenzio... La verità è che oltre ai discorsi di rito e le frasi fatte non c'è proprio nulla di concreto, a Foggia la politica sta diventando un contenitore vuoto....la nostra amata città non avanza, non progredisce...i giovani spesso sono costretti a lasciare la propria terra.
Ai posteri (e agli elettori) l'ardua sentenza
Nella foto la splendida Cattedrale di Foggia, riaperta nel 2012, dopo 7 anni di chiusura per restauro. (Foto G.Cutillo)
Ai posteri (e agli elettori) l'ardua sentenza
Nella foto la splendida Cattedrale di Foggia, riaperta nel 2012, dopo 7 anni di chiusura per restauro. (Foto G.Cutillo)
domenica 13 maggio 2018
ENZO FICARELLI: I 190 anni del Teatro Giordano
Riporto di seguito una nota molto interessante di Enzo Ficarelli, riguardante la storia del Teatro Giordano.
Festeggiamo insieme i 190 anni del nostro teatro cittadino più importante e famoso:
Il 10 Maggio 2018
IL TEATRO GIORDANO HA COMPIUTO 190 ANNI.
Il 10 maggio 1828 fu aperto al pubblico con la rappresentazione del melodramma "La sposa felice", opera del catanese G.Pacini, il REAL TEATRO FERDINANDO, nome che con l'unità d'Italia fu cambiato in "Teatro Dauno" e infine nel 1928, in occasione del centenario dalla sua inaugurazione, in "Teatro Giordano".
Era il Teatro più antico del Regno delle Due Sicilie dopo il San Carlo di Napoli.
Per il teatro vi furono due progetti , nel 1818 quello di Giuliano de Fazio che prevedeva la costruzione dove è tuttora, l'altro di Luigi Oberty che lo voleva in prossimità del palazzo Scillitani. Ed è proprio in questo sito che iniziarono i lavori subito interrotti per essere ripresi nell'attuale piazza .
La struttura era dotata di un porticato sorretto da sei colonne doriche , tre finestroni e un timpano al centro del quale faceva e fa bella mostra lo stemma cittadino.
Nel mese di aprile del 1818 si procedette all'assegnazione dei palchi mediante il " Bussolo ", un'assegnazione "mista" cioè a sorte e al miglior offerente.
Era un'operazione che dava diritto a entrare in possesso di un palco a pagamento per 1 o più anni con la possibilità di ammobiliarlo e abbellirlo a proprio gusto e frequentarlo come un piccolo salotto.
Il palco più ambito , riferisce lo storico Vitulli nella storia dei teatri di Foggia XVII e XVIII secolo, era quello che oggi reca il numero 8 della seconda fila e cioè quello alla destra del Palco Reale, il palco di maggior prestigio per il possesso del quale si scatenava una vera battaglia e bisognava ottenerlo a suon di quattrini perché quel palco rappresentava lo " Status Symbol" della raggiunta potenza politica, economica e sociale.
Dal 1828 al 1835 appartenne ai Marchesi Celentano, poi ai Marchesi Di Rose, e successivamente ai Buonfiglio, ai De Nisi, ai della Rocca e agli Antonelli.
Nel 1830 un poeta foggiano, Raffaele Rio, in un poemetto eroico-comico descrisse il Teatro defininendolo maestoso e bello con il vestibolo pieno di amanti......."
Chi ognuno aspetta la sua Dulcinea,
Chi si toglieva e si metteva i guanti,
Chi la cravatta e il busto si stringea,
Chi il crine con le dita si arruffava,
e specchiandosi all'ombra si attilllava...
Ma quando apparvero nel 1836 profonde incrinature su alcune colonne con il pericolo di crollo del cornicione, si intervenne drasticamente con la sostituzione dei finestroni in balconi e con l'eliminazione delle sei colonne che furono inglobate, sepolte, in un porticato con tre fornici.
Il 21 aprile 1837 il teatro riaprì con la nuova facciata i cui tratti richiamano non poco il portico della Scala realizzato da Giuseppe Piermarini.
Nella stagione 1843/1844 la Compagnia Stabile del San Carlino, per non rimanere inattiva a causa dei lavori di restauro al proprio Teatro di Napoli, accettò un contratto a Foggia per trenta rappresentazioni con un repertorio di altissimo livello per un pubblico dal palato fine.
Piace riportare una sintesi di ciò che scrive nel 1845 l'Abate Pier Paolo Parzanese, docente di teologia, eloquenza e grammatica. "È un teatro magnifico. Un bel porticato ne ornava la facciata ma poiché la fabbrica minacciava di fondersi alle colonne si sostituiscono i fornici i quali se hanno provveduto al bisogno hanno pure guastato quella bella architettura di prima.
I foggiani sono persone di natura piena di armonia e mente capacissima di amare il bello.
Venite a Foggia e udirete ragazzacci e plebe canticchiarvi per le strade romanze e ariette con passione e melodia e se vi piacesse udireste un omaccio basso e tarchiato che senza ragione di lettere e di musica ha domato il suo mandolino che quando lo tocca vi rapisce."
Dal 1829 al 1841 il ridotto venne arricchito con 4 statue in marmo, ora sistemate nella sala Fedora. Raffigurano i regnanti Francesco I e Ferdinando II con le rispettive seconde mogli Maria Isabella e Maria Teresa.
La statua della regina Isabella è opera dello scultore carrarese Giovanni Tacca mentre le altre tre sono opere dello scultore di ben altro livello, Tito Angelini.
Per il trasporto della statua di Ferdinando II da Napoli a Foggia fu incaricato per una spesa di 142 ducati il trainiere foggiano Giovanni Ricci che dovette costruire un apposito carro e impegnare molti muli specie nella salita di Dentecane.
A Foggia la caduta del regime borbonico nel 1860 avvenne in maniera tranquilla.
Il Teatro non poteva però continuare a chiamarsi Real Ferdinando, sovrano destituito dai Savoia, e in attesa di una decisione mai adottata in quegli anni verrà chiamato con il provvisorio nome di Teatro Dauno.
Con l'Unità d'Italia il Teatro perde prestigio e vedrà decadere i suoi spettacoli a un livello scadente.
La città di Foggia che aveva avuto la secolare dipendenza da Napoli perde la sua capitale, punto di costante riferimento storico, economico e amministrativo.
Perde la metropoli con la quale amava identificarsi nella lingua, nella cultura e nella frequentazione del suo ceto nobiliare e borghese e coerentemente anche il tono e la qualità della vita scadono.
Perde in maniera rapida e immediata quel primato, quel ruolo particolarissimo di cui godeva e non vedrà più sovrani in visita con quella frequenza di un tempo e i Prefetti non saranno più all'altezza di "Intonti" o " Santangelo" perché si dimostreranno tutti mediocri figure di burocrati .
Tale caduta colpì ovviamente anche la vita teatrale soprattutto perché i piemontesi ritennero che il teatro doveva gestirsi in maniera autonoma ed essere autosufficiente e di conseguenza i repertori scesero a livelli molto bassi.
In data 23 agosto 1928 in occasione del Centenario dell' inaugurazione , su delibera della civica amministrazione , il Teatro Dauno cambierà nome e verrà intitolato al grande compositore foggiano Umberto Giordano.
Dalla fine del secondo conflitto mondiale e fino agli anni '50 il Teatro, che era stato vanto e orgoglio di una raggiunta dignità cittadina, subisce il peggior periodo della sua storia fino a toccare, con un progressivo decadimento, il fondo perchè viene utilizzato come cinema di infimo ordine , con spettacoli scadenti e di pessimo livello.
Alla metà degli anni sessanta e precisamente il 29 aprile del 1966 , il Presidente del Consiglio Aldo Moro inaugura il Giordano che a seguito di lavori restauro torna all'antico splendore e per di più nella disponibilità del Comune dopo il lungo e degradante periodo di gestione privata.
Rinasce così a nuova vita e torna ad ospitare artisti come Anna Magnani, Salvo Randone, Nino Taranto ,Walter Chiari ,Paolo Panelli, Gino Bramieri ,Raf Vallone ,Giorgio Albertazzi, Anna Prooclemer , la Orchestra Sinfonica Rai in più stagioni , la compagnia dei fratelli De Filippo , Virginia Zeani chiamata dai fans "l'Assoluta", in un'epoca in cui Maria Callas era " la Divina" e Renata Tebaldi "l'Angelo".
Il 10 dicembre 2016, trascorsi oltre 8 anni di inattività, dopo lunghi travagliati e radicali lavori di restauro, il Teatro ha riaperto finalmente le porte anche se oggi l'esterno e l'interno della sua costruzione conservano nulla della maestosa semplicità neoclassica originaria.
A inaugurarlo è stata la magia della musica dell'orchestra giovanile di Luigi Cherubini diretta dal maestro Riccardo Muti.
Enzo Ficarelli
Festeggiamo insieme i 190 anni del nostro teatro cittadino più importante e famoso:
Il 10 Maggio 2018
IL TEATRO GIORDANO HA COMPIUTO 190 ANNI.
Il 10 maggio 1828 fu aperto al pubblico con la rappresentazione del melodramma "La sposa felice", opera del catanese G.Pacini, il REAL TEATRO FERDINANDO, nome che con l'unità d'Italia fu cambiato in "Teatro Dauno" e infine nel 1928, in occasione del centenario dalla sua inaugurazione, in "Teatro Giordano".
Era il Teatro più antico del Regno delle Due Sicilie dopo il San Carlo di Napoli.
Per il teatro vi furono due progetti , nel 1818 quello di Giuliano de Fazio che prevedeva la costruzione dove è tuttora, l'altro di Luigi Oberty che lo voleva in prossimità del palazzo Scillitani. Ed è proprio in questo sito che iniziarono i lavori subito interrotti per essere ripresi nell'attuale piazza .
La struttura era dotata di un porticato sorretto da sei colonne doriche , tre finestroni e un timpano al centro del quale faceva e fa bella mostra lo stemma cittadino.
Nel mese di aprile del 1818 si procedette all'assegnazione dei palchi mediante il " Bussolo ", un'assegnazione "mista" cioè a sorte e al miglior offerente.
Era un'operazione che dava diritto a entrare in possesso di un palco a pagamento per 1 o più anni con la possibilità di ammobiliarlo e abbellirlo a proprio gusto e frequentarlo come un piccolo salotto.
Il palco più ambito , riferisce lo storico Vitulli nella storia dei teatri di Foggia XVII e XVIII secolo, era quello che oggi reca il numero 8 della seconda fila e cioè quello alla destra del Palco Reale, il palco di maggior prestigio per il possesso del quale si scatenava una vera battaglia e bisognava ottenerlo a suon di quattrini perché quel palco rappresentava lo " Status Symbol" della raggiunta potenza politica, economica e sociale.
Dal 1828 al 1835 appartenne ai Marchesi Celentano, poi ai Marchesi Di Rose, e successivamente ai Buonfiglio, ai De Nisi, ai della Rocca e agli Antonelli.
Nel 1830 un poeta foggiano, Raffaele Rio, in un poemetto eroico-comico descrisse il Teatro defininendolo maestoso e bello con il vestibolo pieno di amanti......."
Chi ognuno aspetta la sua Dulcinea,
Chi si toglieva e si metteva i guanti,
Chi la cravatta e il busto si stringea,
Chi il crine con le dita si arruffava,
e specchiandosi all'ombra si attilllava...
Ma quando apparvero nel 1836 profonde incrinature su alcune colonne con il pericolo di crollo del cornicione, si intervenne drasticamente con la sostituzione dei finestroni in balconi e con l'eliminazione delle sei colonne che furono inglobate, sepolte, in un porticato con tre fornici.
Il 21 aprile 1837 il teatro riaprì con la nuova facciata i cui tratti richiamano non poco il portico della Scala realizzato da Giuseppe Piermarini.
Nella stagione 1843/1844 la Compagnia Stabile del San Carlino, per non rimanere inattiva a causa dei lavori di restauro al proprio Teatro di Napoli, accettò un contratto a Foggia per trenta rappresentazioni con un repertorio di altissimo livello per un pubblico dal palato fine.
Piace riportare una sintesi di ciò che scrive nel 1845 l'Abate Pier Paolo Parzanese, docente di teologia, eloquenza e grammatica. "È un teatro magnifico. Un bel porticato ne ornava la facciata ma poiché la fabbrica minacciava di fondersi alle colonne si sostituiscono i fornici i quali se hanno provveduto al bisogno hanno pure guastato quella bella architettura di prima.
I foggiani sono persone di natura piena di armonia e mente capacissima di amare il bello.
Venite a Foggia e udirete ragazzacci e plebe canticchiarvi per le strade romanze e ariette con passione e melodia e se vi piacesse udireste un omaccio basso e tarchiato che senza ragione di lettere e di musica ha domato il suo mandolino che quando lo tocca vi rapisce."
Dal 1829 al 1841 il ridotto venne arricchito con 4 statue in marmo, ora sistemate nella sala Fedora. Raffigurano i regnanti Francesco I e Ferdinando II con le rispettive seconde mogli Maria Isabella e Maria Teresa.
La statua della regina Isabella è opera dello scultore carrarese Giovanni Tacca mentre le altre tre sono opere dello scultore di ben altro livello, Tito Angelini.
Per il trasporto della statua di Ferdinando II da Napoli a Foggia fu incaricato per una spesa di 142 ducati il trainiere foggiano Giovanni Ricci che dovette costruire un apposito carro e impegnare molti muli specie nella salita di Dentecane.
A Foggia la caduta del regime borbonico nel 1860 avvenne in maniera tranquilla.
Il Teatro non poteva però continuare a chiamarsi Real Ferdinando, sovrano destituito dai Savoia, e in attesa di una decisione mai adottata in quegli anni verrà chiamato con il provvisorio nome di Teatro Dauno.
Con l'Unità d'Italia il Teatro perde prestigio e vedrà decadere i suoi spettacoli a un livello scadente.
La città di Foggia che aveva avuto la secolare dipendenza da Napoli perde la sua capitale, punto di costante riferimento storico, economico e amministrativo.
Perde la metropoli con la quale amava identificarsi nella lingua, nella cultura e nella frequentazione del suo ceto nobiliare e borghese e coerentemente anche il tono e la qualità della vita scadono.
Perde in maniera rapida e immediata quel primato, quel ruolo particolarissimo di cui godeva e non vedrà più sovrani in visita con quella frequenza di un tempo e i Prefetti non saranno più all'altezza di "Intonti" o " Santangelo" perché si dimostreranno tutti mediocri figure di burocrati .
Tale caduta colpì ovviamente anche la vita teatrale soprattutto perché i piemontesi ritennero che il teatro doveva gestirsi in maniera autonoma ed essere autosufficiente e di conseguenza i repertori scesero a livelli molto bassi.
In data 23 agosto 1928 in occasione del Centenario dell' inaugurazione , su delibera della civica amministrazione , il Teatro Dauno cambierà nome e verrà intitolato al grande compositore foggiano Umberto Giordano.
Dalla fine del secondo conflitto mondiale e fino agli anni '50 il Teatro, che era stato vanto e orgoglio di una raggiunta dignità cittadina, subisce il peggior periodo della sua storia fino a toccare, con un progressivo decadimento, il fondo perchè viene utilizzato come cinema di infimo ordine , con spettacoli scadenti e di pessimo livello.
Alla metà degli anni sessanta e precisamente il 29 aprile del 1966 , il Presidente del Consiglio Aldo Moro inaugura il Giordano che a seguito di lavori restauro torna all'antico splendore e per di più nella disponibilità del Comune dopo il lungo e degradante periodo di gestione privata.
Rinasce così a nuova vita e torna ad ospitare artisti come Anna Magnani, Salvo Randone, Nino Taranto ,Walter Chiari ,Paolo Panelli, Gino Bramieri ,Raf Vallone ,Giorgio Albertazzi, Anna Prooclemer , la Orchestra Sinfonica Rai in più stagioni , la compagnia dei fratelli De Filippo , Virginia Zeani chiamata dai fans "l'Assoluta", in un'epoca in cui Maria Callas era " la Divina" e Renata Tebaldi "l'Angelo".
Il 10 dicembre 2016, trascorsi oltre 8 anni di inattività, dopo lunghi travagliati e radicali lavori di restauro, il Teatro ha riaperto finalmente le porte anche se oggi l'esterno e l'interno della sua costruzione conservano nulla della maestosa semplicità neoclassica originaria.
A inaugurarlo è stata la magia della musica dell'orchestra giovanile di Luigi Cherubini diretta dal maestro Riccardo Muti.
Enzo Ficarelli
Enzo Ficarelli presso l'Università del Crocese di Foggia
L'importanza del Parco Urbano K.Wojtyla e del monumento dedicato a V. Lanza
Ultimamente si sentono strane proposte in giro, alcune volte sono davvero inimmaginabili. L'idea di spostare la statua di Lanza dalla villa è qualcosa di abominevole e molto fantasioso. Il pensiero di spogliare ulteriormente il nostro parco urbano, tra l'altro l'unico, dei suoi monumenti è qualcosa di inaccettabile. Invece di tentare di fare proposte e prendere provvedimenti per riqualificare la zona, mi tocca sentire certe affermazioni sconsiderate. Smettiamola di fare i buontemponi per favore, facciamo i seri ogni tanto e soprattutto riprendiamo il contatto con la realtà cittadina, ci sono questioni molto più significative da affrontare.
In foto il bellissimo monumento dedicato a V. LANZA, ubicato all'interno della Villa Comunale di Foggia, dopo il restauro a cura del Gruppo Telesforo. Per i 150 anni del noto Liceo cittadino "V. Lanza", ci sono state numerose iniziative che hanno sottolineato ulteriormente l'importanza e la centralità di questo personaggio per la nostra città. (Foto G. Cutillo)
In foto il bellissimo monumento dedicato a V. LANZA, ubicato all'interno della Villa Comunale di Foggia, dopo il restauro a cura del Gruppo Telesforo. Per i 150 anni del noto Liceo cittadino "V. Lanza", ci sono state numerose iniziative che hanno sottolineato ulteriormente l'importanza e la centralità di questo personaggio per la nostra città. (Foto G. Cutillo)
Il Liceo Classico Lanza (in foto) ha proposto un notevole "cartellone" di interessanti iniziative culturali, per ricordare i 150 anni passati dalla fondazione. Complimenti ai promotori, il Preside Trecca e la Prof. Cicerale.
domenica 6 maggio 2018
Collettiva di arte pittorica e scultorea "PANE AMORE E..."
Vi invito a partecipare numerosi a questa iniziativa curata e promossa dall'amica ANNA PIANO, che vedrà coinvolti diversi amici.
“PANE AMORE E…”
Collettiva di arte pittorica e scultorea
Rispettosa dell’idea d’arte di Papa Francesco
Curatrice d.ssa Anna PIANO
In mostra le opere degli artisti:
Anna LARATRO
Roky MARCHESE
Michela CASSA
Giuseppe SANTAMARIA
Edda FERRERO
Mariarosa MEOLA
Lella PAGANO
Bea SOLIMINE
Herman ARIOSTINO
Francesco LICURSI
Michela NARDELLA
Patrizia AFFATATO
Anna RICCO
Silvano DICAROLO
Annarita DE MARTINO
Ennio RUTIGLIANO
Anna PIANO
INAUGURAZIONE IL GIORNO 22 MAGGIO ORE 18
SALA MULTIMEDIALE DEL PALAZZO DOGANA
P.ZZA XX SETTEMBRE FOGGIA
Gentili cultori ed amanti dell’arte, per il prossimo mese di Maggio, dal giorno 22 al 31, presso la Sala Multimediale in Palazzo Dogana alla p.zza XX Settembre 2018 si terrà una mostra d’arte pittorica e scultorea dal titolo “Pane amore e…”.
Gli artisti selezionati sono espressione di particolare talento ed esperienza nel mondo dell'Arte.
Durante la mostra, la Sala Multimediale diverrà una Galleria d'Arte che ospiterà incontri culturali proseliti al tema del Pane;
Di seguito il programma:
***giorno 22 maggio la Sala aprirà alle ore 17
per INAUGURARE ALLE ORE 18
-Il taglio del nastro sarà a cura di Rosa d'ONOFRIO attrice e pres. della FIDAPA BPW Italy, sez. FOGGIA CAPITANATA.
- La mostra sarà presentata da:
dott. Geppe INSERRA giornalista
dott. Giuseppe MARRONE critico d'arte
-I POETI DEL GARGANO (curatore Franco FERRARA )ci allieteranno leggendo nei propri dialetti poesie a tema.
-Conclusioni a cura di d.ssa Anna Piano
- seguirà un brindisi augurale.
- SERVIZIO FOTOGRAFICO, della serata, A CURA DI MONICA CARBOSIERO.
GIOVEDI' 24 MAGGIO ORE 18
***PANE AMORE E POESIA
"reading di poesie d'autore"
_ POETI DEL GARGANO curatore Franco FERRARA.
_ Maria Teresa INFANTE
_ Salvatore DI FLUMERI
_ Lorenzo MORRA
_ Antonio MENNITTI
***ESIBIZIONE DI BALLO:
- Performance di Danzateatro & Flamenco a cura dell'a.c.s.d
Est-Ovest Danza, coreografie Fausta Maiorino;
con la partecipazione straordinaria della pittrice / danzatrice Anna Ricco.
VENERDI' 25 MAGGIO ORE 18
*** PANE AMORE E STORIA
- LA FAME DI PANE DI CONTADINI E BRACCIANTI
Michele Eugenio DI CARLO presenta il suo ultimo libro:
"Contadini e Braccianti nel Gargano dei Briganti"
- alla presenza dell'editore Giuseppe TOZZI "Edizioni del Poggio"
* Ne parleranno:
- Geppe INSERRA storico e giornalista
- Raffaele VESCERA scrittore
- Michele LAURIOLA coordinatore della rete SPAC (Sistema Produttivo Agro-Alimentare di Capitanata)
MARTEDI 29 MAGGIO ORE 18
"IL PANE NELL'ALIMENTAZIONE OGGI"
*** Prof. Giusepe MARUOTTI
Dirigente Medico OO.RR. Foggia
a.c. Università degli Studi di Foggia
Facoltà di Medicina
Tratterà e risponderà ad alcune domande sul tema:
- Nuove e vecchie pratiche nella coltivazione cerealicola: l'impatto con la salute nell'uomo.-
***Dott.ssa Luana CONCILIO
Biologa Nutrizionista
Tratterà e risponderà ad alcune domande sul tema:
-I grani antichi e la loro riscoperta nella società odierna-
GIOVEDI' 31 MAGGIO ORE 18
FINISSAGE
***Musica e canto a cura di Silvano DICAROLO***
***L'Avv. Eros NIMO presenterà la neo APS "CASA NOSTRA"
***Monologo a tema interpretati da:
Maria Grazia IACOBUCCI pres. APS GOCCE DI PENSIERO
Maria Grazia DE ROSA pres. APS ECSTRARTE con "Padre Nostro"
SALUTI CON TUTTI I PRESENTI.
“PANE AMORE E…”
Collettiva di arte pittorica e scultorea
Rispettosa dell’idea d’arte di Papa Francesco
Curatrice d.ssa Anna PIANO
In mostra le opere degli artisti:
Anna LARATRO
Roky MARCHESE
Michela CASSA
Giuseppe SANTAMARIA
Edda FERRERO
Mariarosa MEOLA
Lella PAGANO
Bea SOLIMINE
Herman ARIOSTINO
Francesco LICURSI
Michela NARDELLA
Patrizia AFFATATO
Anna RICCO
Silvano DICAROLO
Annarita DE MARTINO
Ennio RUTIGLIANO
Anna PIANO
INAUGURAZIONE IL GIORNO 22 MAGGIO ORE 18
SALA MULTIMEDIALE DEL PALAZZO DOGANA
P.ZZA XX SETTEMBRE FOGGIA
Gentili cultori ed amanti dell’arte, per il prossimo mese di Maggio, dal giorno 22 al 31, presso la Sala Multimediale in Palazzo Dogana alla p.zza XX Settembre 2018 si terrà una mostra d’arte pittorica e scultorea dal titolo “Pane amore e…”.
Gli artisti selezionati sono espressione di particolare talento ed esperienza nel mondo dell'Arte.
Durante la mostra, la Sala Multimediale diverrà una Galleria d'Arte che ospiterà incontri culturali proseliti al tema del Pane;
Di seguito il programma:
***giorno 22 maggio la Sala aprirà alle ore 17
per INAUGURARE ALLE ORE 18
-Il taglio del nastro sarà a cura di Rosa d'ONOFRIO attrice e pres. della FIDAPA BPW Italy, sez. FOGGIA CAPITANATA.
- La mostra sarà presentata da:
dott. Geppe INSERRA giornalista
dott. Giuseppe MARRONE critico d'arte
-I POETI DEL GARGANO (curatore Franco FERRARA )ci allieteranno leggendo nei propri dialetti poesie a tema.
-Conclusioni a cura di d.ssa Anna Piano
- seguirà un brindisi augurale.
- SERVIZIO FOTOGRAFICO, della serata, A CURA DI MONICA CARBOSIERO.
GIOVEDI' 24 MAGGIO ORE 18
***PANE AMORE E POESIA
"reading di poesie d'autore"
_ POETI DEL GARGANO curatore Franco FERRARA.
_ Maria Teresa INFANTE
_ Salvatore DI FLUMERI
_ Lorenzo MORRA
_ Antonio MENNITTI
***ESIBIZIONE DI BALLO:
- Performance di Danzateatro & Flamenco a cura dell'a.c.s.d
Est-Ovest Danza, coreografie Fausta Maiorino;
con la partecipazione straordinaria della pittrice / danzatrice Anna Ricco.
VENERDI' 25 MAGGIO ORE 18
*** PANE AMORE E STORIA
- LA FAME DI PANE DI CONTADINI E BRACCIANTI
Michele Eugenio DI CARLO presenta il suo ultimo libro:
"Contadini e Braccianti nel Gargano dei Briganti"
- alla presenza dell'editore Giuseppe TOZZI "Edizioni del Poggio"
* Ne parleranno:
- Geppe INSERRA storico e giornalista
- Raffaele VESCERA scrittore
- Michele LAURIOLA coordinatore della rete SPAC (Sistema Produttivo Agro-Alimentare di Capitanata)
MARTEDI 29 MAGGIO ORE 18
"IL PANE NELL'ALIMENTAZIONE OGGI"
*** Prof. Giusepe MARUOTTI
Dirigente Medico OO.RR. Foggia
a.c. Università degli Studi di Foggia
Facoltà di Medicina
Tratterà e risponderà ad alcune domande sul tema:
- Nuove e vecchie pratiche nella coltivazione cerealicola: l'impatto con la salute nell'uomo.-
***Dott.ssa Luana CONCILIO
Biologa Nutrizionista
Tratterà e risponderà ad alcune domande sul tema:
-I grani antichi e la loro riscoperta nella società odierna-
GIOVEDI' 31 MAGGIO ORE 18
FINISSAGE
***Musica e canto a cura di Silvano DICAROLO***
***L'Avv. Eros NIMO presenterà la neo APS "CASA NOSTRA"
***Monologo a tema interpretati da:
Maria Grazia IACOBUCCI pres. APS GOCCE DI PENSIERO
Maria Grazia DE ROSA pres. APS ECSTRARTE con "Padre Nostro"
SALUTI CON TUTTI I PRESENTI.
mercoledì 2 maggio 2018
Una Statua da Dedicare a Federico II
Perché non valorizzare maggiormente la figura di Federico II? Ai posteri l'ardua sentenza...
L'idea migliore sarebbe stata quella di mettere una statua del grande imperatore, proprio nel centro storico. Qualcosa è già stato fatto, con altri personaggi storici di rilievo in altri posti, perché qui non si può??? Nel mio piccolo, mi sono sforzato di diffondere questo pensiero e cercare di farlo apprezzare alla città, trovando anche un discreto successo tra i cittadini. Un'idea molto apprezzata dall'avv. Giulio Treggiari, professionista preparato che stimo, appassionato di storia e soprattutto di Federico II. È principalmente grazie a lui se oggi c'è l'opera "Ritorno a Casa", ormai un simbolo autentico del Quartiere Ferrovia e dell'intera città. Non nascondo che è una persona lungimirante, che ha subito dimostrato disponibilità per la realizzazione, ma chiaramente gli ambienti culturali cittadini devono mostrare la stessa volontà e apertura per raggiungere l'obiettivo. Come si dice, l'unione fa la forza, sempre, tranne a Foggia però. Fare una statua di Federico sarebbe stata l'opportunità per ridare dignità al centro storico, magari organizzando anche iniziative dedicate, con scuole, associazioni e università, rendendola così un'attrattiva importante per la nostra città. Io da cittadino e membro di associazioni mi sto sforzando in tutti i modi di fare qualcosa, ma sono stanco sinceramente di trovare sempre ostacoli ovunque. Oltre alla denuncia via social serve una fase costruttiva, del fare, che spesso purtroppo trova troppe difficoltà. L'appello è sempre valido, rivolto a tutti, associazioni, istituzioni, enti e liberi cittadini, facciamo una statua dedicata a Federico II, celebriamone la memoria e le gesta storiche. Iniziative culturali poi potranno accompagnare questo evento.
Tanti piccoli passi per rendere questa città più attrattiva, anche e soprattutto attraverso la valorizzazione delle figure della nostra storia, della nostra cultura.
Sito molto interessante dedicato a Federico II di Svevia
http://www.stupormundi.it/it/
L'appello di Ludovico Centola:
http://www.foggiatoday.it/eventi/statua-federico-ii-foggia.html
L'idea migliore sarebbe stata quella di mettere una statua del grande imperatore, proprio nel centro storico. Qualcosa è già stato fatto, con altri personaggi storici di rilievo in altri posti, perché qui non si può??? Nel mio piccolo, mi sono sforzato di diffondere questo pensiero e cercare di farlo apprezzare alla città, trovando anche un discreto successo tra i cittadini. Un'idea molto apprezzata dall'avv. Giulio Treggiari, professionista preparato che stimo, appassionato di storia e soprattutto di Federico II. È principalmente grazie a lui se oggi c'è l'opera "Ritorno a Casa", ormai un simbolo autentico del Quartiere Ferrovia e dell'intera città. Non nascondo che è una persona lungimirante, che ha subito dimostrato disponibilità per la realizzazione, ma chiaramente gli ambienti culturali cittadini devono mostrare la stessa volontà e apertura per raggiungere l'obiettivo. Come si dice, l'unione fa la forza, sempre, tranne a Foggia però. Fare una statua di Federico sarebbe stata l'opportunità per ridare dignità al centro storico, magari organizzando anche iniziative dedicate, con scuole, associazioni e università, rendendola così un'attrattiva importante per la nostra città. Io da cittadino e membro di associazioni mi sto sforzando in tutti i modi di fare qualcosa, ma sono stanco sinceramente di trovare sempre ostacoli ovunque. Oltre alla denuncia via social serve una fase costruttiva, del fare, che spesso purtroppo trova troppe difficoltà. L'appello è sempre valido, rivolto a tutti, associazioni, istituzioni, enti e liberi cittadini, facciamo una statua dedicata a Federico II, celebriamone la memoria e le gesta storiche. Iniziative culturali poi potranno accompagnare questo evento.
Tanti piccoli passi per rendere questa città più attrattiva, anche e soprattutto attraverso la valorizzazione delle figure della nostra storia, della nostra cultura.
Fonte Web
Sito molto interessante dedicato a Federico II di Svevia
http://www.stupormundi.it/it/
L'appello di Ludovico Centola:
http://www.foggiatoday.it/eventi/statua-federico-ii-foggia.html
Al “Sacro Cuore” una mostra da sogno!
PARROCCHIA SACRO CUORE DI GESU'
SALESIANI DON BOSCO
FOGGIA
Comunicato stampa 07/2018
Al “Sacro Cuore” una mostra da sogno!
Nel week end la premiazione dei vincitori della manifestazione artistica
“Sogna ragazzo sogna”
Si terrà nel week- end, del 5 e 6 maggio 2018, la festa conclusiva della manifestazione artistica a premi "Sogna ragazzo sogna", promossa dall’APS Sacro Cuore insieme all’oratorio del Sacro Cuore di Foggia, con il patrocinio: del Garante dell'infanzia e dell'adolescenza della Regione Puglia, della Città di Foggia; In collaborazione con l’assessorato alla Pubblica Istruzione e all’assessorato alla Cultura del comune di Foggia, l’ufficio diocesano per l'Educazione - la Scuola e l’Università, la Fondazione dei Monti Uniti di Foggia; l' Associazione Italiana Cultura e Sport - comitato provinciale di Capitanata; Il Comitato Civico Gente di Foggia, la rivista DirittoMinorile.it (tutela della Famiglia e dei Minori).
Alla manifestazione artistica, quest’anno hanno partecipato circa duecento ragazzi delle scuole elementari e medie della Capitanata, che con fantasia e passione hanno rappresentato, con dei disegni, la professione, il progetto di vita, che sognano per il loro futuro, scegliendo come location le zone più significative della nostra città.
A dare spazio e visione ai sogni dei più piccoli sarà l’oratorio salesiano del Sacro Cuore dove per l'occasione verrà allestita una mostra di tutti i disegni dei piccoli artisti partecipanti, tra cui quelli dei sei vincitori (tre per la categoria elementari e altrettanti per quella delle medie) scelti tra i venti disegni finalisti attraverso il web contest sul sito www.salesianifoggia.it te nutosi dal 18 al 30 aprile scorso.
I venti disegni finalisti sono stati votati, in precedenza, da una rappresentanza del consiglio comunale dei ragazzi, riunitasi presso l’ufficio della città educativa lo scorso 17 aprile.
Significativi e importanti i premi messi in palio per il concorso, doni pensati non solo per i ragazzi ma anche per le loro famiglie;
Ai primi classificati un viaggio e soggiorno a Vieste - il premio prevede: il pernotto del sabato, prima colazione della domenica, per i secondi classificati una cena offerta in un locale foggiano; per i terzi un ingresso gratuito al cinema.
Intenso il programma della manifestazione conclusiva che prevede due importanti appuntamenti:
- sabato 5 maggio 2018 ore 19.30 - Inaugurazione Mostra dei disegni “Sogna Ragazzo Sogna” - lotteria con premi per i visitatori e autori dei disegni
- domenica 6 maggio 2018 ore 11.30 – Festa di San Domenico Savio.
Proclamazione e premiazione dei vincitori di "Sogna Ragazzo Sogna"
Nel corso dell'evento gli organizzatori presenteranno la campagna in favore del 5x1000 alla Federazione SCS/CNOS - Don Bosco ci ha messo la vita per stare vicino all’infanzia che ha bisogno, TU mettici la firma. "Sostieni Salesiani per il Sociale con il 5x1000: firma e scrivi il codice fiscale 97099620581" .
L’evento rappresenta un’occasione per respirare insieme, attraverso l’arte del disegno creativo dei ragazzi, una cultura della speranza e del pensiero positivo, un’occasione per immaginare e costruire il futuro nella città, un' opportunità per tutti per conoscere e aiutare a realizzare i sogni e dei desideri dei più piccoli.
Il presidente APS SACRO CUORE
Massimo Rosario Marino
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