lunedì 30 aprile 2018

Foggia del futuro: considerazioni sulla nuova isola pedonale

Penso che a Foggia servisse un' altra area pedonale, finalmente è arrivata. A giudicare dai documenti riportati sul web un gradevole "Ritorno alle origini",  grazie soprattutto a Geppe Inserra per un interessante pezzo su "Lettere Meridiane". Sono sempre stato a favore sinceramente, l'idea mi piace, è una novità positiva per la città. I detrattori ingiustificati (esagerati, durissimi nel giudizio da tastiera o da bar) spesso si attribuiscono competenze gratuite in ingegneria ed architettura, oltre che non meglio specificate conoscenze nel campo dell'urbanistica. In realtà il tutto, la maggior parte delle volte, si traduce in una semplice differenza di colore politico rispetto all'amministrazione attuale. Classico atteggiamento di una pochezza disarmante insomma. Iniziativa nel complesso positiva secondo me, però bisognerebbe studiare un piano del traffico idoneo a questa situazione, trovare un modo magari per collegare le due isole pedonali. Anche per le panchine, una polemica sterile e a tratti davvero eccessiva. Lo smog ed il "collo di bottiglia" di Via Diomede andrebbero esaminati a fondo ed evitati o almeno contenuti. Inoltre non mi è mai piaciuta la scelta di spegnere gran parte dei semafori del centro. L' ho detto qualche volta anche agli amici assessori di persona (sempre molto gentili e disponibili) e lo riporto anche qui: serve un modo per far rallentare le auto su tutta via Conte Appiano (soprattutto zona semaforo ex Cinema Capitol per intenderci). Magari inserendo dei dossi di rallentamento. Capisco che ci siano delle motivazioni ambientali, ecologiche, però ne derivano anche dei grossi problemi, soprattutto per i pedoni o i disabili, nell'attraversamento. Per ora godiamoci questa isola pedonale rinnovata. 




venerdì 27 aprile 2018

Martedì 1 maggio 2018 SOLENNITÀ DI SAN GIUSEPPE ARTIGIANO E FESTA DEL LAVORO

Arcidiocesi di Foggia-Bovino
Ufficio per la Pastorale Sociale e del Lavoro


Martedì 1 maggio 2018
 SOLENNITÀ DI SAN GIUSEPPE ARTIGIANO E FESTA DEL LAVORO
 Martedì 1 maggio 2018

 SOLENNITÀ DI SAN GIUSEPPE ARTIGIANO E FESTA DEL LAVORO


"Il lavoro che vogliamo: libero, creativo, partecipativo e solidale"  
Papa Francesco 

Martedì 1 maggio 2018 SOLENNITÀ DI SAN GIUSEPPE ARTIGIANO E FESTA DEL LAVORO presso la parrocchia di San Giuseppe Artigiano a Foggia, alle ore 11,00 l’ufficio diocesano di Pastorale Sociale e del Lavoro – arcidiocesi di Foggia-Bovino invita a partecipare e vivere la Santa Messa dedicata ai lavoratori e a tutti coloro che sono in cerca di lavoro per riflettere e pregare sul mondo del lavoro, in un tempo come quello attuale nel quale il “problema” lavoro resta ancora l’urgenza del nostro tempo.

“La quantità, qualità e dignità del lavoro è la grande sfida dei prossimi anni per la nostra società nello scenario di un sistema economico che mette al centro consumi e profitto e finisce per schiacciare le esigenze del lavoro”, scrivono i Vescovi italiani nel Messaggio della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace in vista del 1° maggio.
I Vescovi partono dal discorso di papa Francesco all’Ilva di Genova il 27 maggio 2017, laddove il Pontefice aveva esortato a ritrovare “ una cultura che stima la fatica e il sudore”, senza la quale “non ritroveremo un nuovo rapporto col lavoro e continueremo a sognare il consumo di puro piacere. Il lavoro è il centro di ogni patto sociale: non è un mezzo per poter consumare”.

Nel giorno in cui in molte parti della Terra si celebra la festa del lavoro, come cristiani  desideriamo venerare e pregare San Giuseppe Artigiano, protettore di tutti i lavoratori, falegname di Nazareth, che provvide con il suo lavoro alle necessità di Maria e Gesù e iniziò il Figlio di Dio al lavoro tra gli uomini. Esempio di dignità del lavoro umano, come dovere e perfezionamento dell’uomo, esercizio benefico del suo dominio sul creato, servizio della comunità, prolungamento dell’opera del Creatore, contributo al piano della salvezza.



Massimo Rosario Marino
Direttore Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro 
 Arcidiocesi Foggia - Bovino






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giovedì 26 aprile 2018

Un vero "Ritorno a Casa"

Incontro per caso per strada un signore sulla settantina, ben vestito, che è tornato a Foggia per un triste evento familiare, ma vive a Torino da una vita. Capisco subito che è una persona di un certo livello culturale, soprattutto da come si pone, come si esprime. Con l'aria un po' seccata mi guarda e dice: "mi scusi ma mi sa dire dove sono finiti i bagni pubblici e le fontane?".
Io non so cosa rispondergli, pensando che sono anni che alcune associazioni cittadine con la quale ho avuto modo di collaborare, si lamentano dell'assenza di servizi così "basilari".
E continua dicendo "non ricordavo Foggia così, è tanto che manco e non trovo nemmeno un bagno o una fontana, assurdo".
Essendo un signore di una certa età, capisco che disagio deve aver provato nella mancanza di servizi così elementari, banali, ma essenziali, che mancano nella nostra città da decenni. Guardandomi mi dice ancora perplesso: "ma possibile che nessuno si lamenti di tutto ciò, che strano!!! Possibile che nessuno faccia nulla???".
Io sinceramente non sapevo cosa rispondere, sorpreso da questo suo stupore nel ritrovare la sua amata città privata di queste opere.
Poi mi ha stretto la mano ed è andato via. Ho pensato subito all'opera "Ritorno a casa" di Scarinzi, un foggiano che dopo tanti anni di lavoro fuori, torna nella sua comunità e la trova cambiata.

Immagine di R. GRECO 

Allarme vandalismo e Baby Gang in città

Credo, molto sinceramente, che il termine "teppistelli" sia molto, ma molto riduttivo. A Foggia c'è un problema molto serio di Baby Gang che va sicuramente analizzato a fondo. Per questi fenomeni servirebbe massima attenzione da parte delle istituzioni, delle forze dell'ordine. È una situazione allarmante.
Non bisognerebbe fare l'errore di sottovalutare questi fenomeni, cercando invece di contrastarli sul nascere con iniziative condivise. Tutti gli enti e le istituzioni, le associazioni, le parrocchie, le scuole dovrebbero trovare il modo di collaborare fattivamente per sanare questa piaga cittadina.

Foggia ha bisogno di un "orgoglio civico" della parte buona della città, ha bisogno di gruppi civici e associazioni che la tutelino. Dove non arrivano le istituzioni ci deve pensare il cittadino per bene tramite iniziative di sensibilizzazione, Foggia ne ha tanti per fortuna. Le istituzioni locali da sole non potranno mai fronteggiare il problema. Servono proposte "dal basso", la parte buona dei foggiani deve essere anche "organismo di tutela e controllo".

Immagine presa dalla nota pagina Facebook cittadina, Voce di Foggia, che vi invito a seguire:






Questione Rione Ferrovia: l'analisi di Geppe Inserra

Il noto giornalista Geppe Inserra ha analizzato la questione "Quartiere Ferrovia" sul suo blog, con degli spunti molto interessanti. Presente anche il mio intervento, considerazione al suo precedente articolo sullo stesso tema. Bellissime le immagini d'epoca della zona, riportate nel suo Blog "Lettere Meridiane". Sicuramente tanti gli spunti interessanti per poter riflettere e proporre in maniera intelligente delle soluzioni, delle proposte fattive e concrete. Pienamente condivisa da parte mia l'analisi del giornalista, che sottolinea la difficoltà, tra le varie amministrazioni comunali, nell'affrontare la questione con continuità e progettualità condivise nel tempo. 

LINK BLOG GEPPE INSERRA "LETTERE MERIDIANE": https://letteremeridiane.blogspot.it/2018/04/come-fermare-il-degrado-di-rione.html?m=1



"L'amico Gianluigi ha perfettamente compreso il senso della lettera meridiana in cui ho pubblicato la fotografia che mostra com'era un secolo fa il Rione Ferrovia: molto meno abitato e residenziale, rispetto ad oggi, ma sicuramente più produttivo: più segno di una città in crescita.
Il rione ha mantenuto queste caratteristiche, perfino dopo essere stato letteralmente sventrato dai bombardamenti della tragica estate del 1943. Sorgendo proprio a ridosso della zona strategica rappresentata dalla stazione ferroviaria, si trovò  particolarmente esposto alla furia devastatrice delle bombe alleate.
Fino agli anni settanta, il viale della Stazione era assieme a corso Vittorio Emanuele la sede dello struscio cittadino: vi sorgevano i bar più eleganti, i locali più alla moda.
Poi è iniziato un lento ed inesorabile processo di declino che sarebbe ingiusto (e sbagliato) addebitare alla sempre più intensa presenza di stranieri. È brtto dirlo, ma non sono gli stranieri che degradano le aree in cui risiedono. Semmai è vero il contrario: sono le aree degradate ad attirare gli stranieri per ovvie ragioni: prezzi più bassi, maggiore facilità di insediamento. ecc.
Sono i foggiani che hanno "abbandonato" il Rione Ferrovia, trasferendo altrove (in periferie anonime, grigie... o peggio ancora in centri commerciali privi di anima) i loro interessi, i loro luoghi d'incontro, i loro strusci... e poi ci lamentiamo che Foggia non abbia una sua identità...
Ha ragione Gianluigi. Sarebbe necessario un progetto serio. Forte. Condiviso e unanimemente perseguito dalla politica: i processi di riqualificazione non si esauriscono mai in una sola consiliatura comunale, e troppo spesso succede che quando si insedia una nuova amministrazione disfaccia quanto realizzato da quella precedente, in una infinita tela di Penelope.
Occorrerebbe una politica in grado di azionare e governare i processi.
E vi sembra poco?"
Geppe Inserra


 Immagine del Mercatino dell'Antiquariato, sempre molto partecipato, organizzato dall'amministrazione comunale e alcune associazioni cittadine. 

Foto G. Cutillo

Foto G. Cutillo 






domenica 22 aprile 2018

Com'era bello il "Rione Ferrovia", simbolo di una città perduta

Riflessione spontanea nata dopo la lettura e la visione di alcune immagini storiche sul Blog dell'amico giornalista Geppe Inserra:

Link Lettere Meridiane, di Geppe Inserra
https://letteremeridiane.blogspot.it/2018/04/quando-foggia-era-bella.html?m=1


Se vi fate una passeggiata sul viale della stazione cosa vedete??? E soprattutto come fanno i foggiani ad accettare tutto ciò??? Quanto visto nell'articolo di Geppe (immagini bellissime, costruttive, ottimiste) fa male, anzi malissimo, a chi lo confronta con ciò che vediamo oggi. Altri cittadini si sarebbero ribellati con forza a tutto questo scempio, soprattutto nei pressi di un luogo sacro e storico della città, la parrocchia della Madonna della Croce. È vergognoso che si continui ad alimentare il degrado e non si prendano provvedimenti seri di riqualificazione urbana della zona, magari tramite progetti ed interventi mirati. Chi mi conosce sa quanto impegno sia stato profuso dal sottoscritto  in questi anni, mai solo, ma sempre accompagnato da amici impegnati e costanti, per risollevare le sorti della zona, senza però risultati soddisfacenti. Ma si sa nessuno ha la bacchetta magica. Purtroppo gli interventi spot o sporadici non bastano. I cittadini devono unirsi con spirito disinteressato e costruttivo verso la riqualificazione della zona, ma le istituzioni (tutte) devono fare in modo che una delle zona migliori della città torni a pulsare benessere, tranquillità, produttività, accogliendo le istanze di chi vive o lavora in zona. Il viale della stazione è di tutti, non lasciamolo morire così, tra degrado sociale, marginalità e problemi di integrazione. Il destino del quartiere ferrovia probabilmente è un po' quello dell'intera città, fatta di persone per bene, generose ed accoglienti, ma troppo spesso depredata, maltrattata, dimenticata dalla regione e dal governo, privata del suo vero ruolo di regina della Capitanata a quello più triste di realtà marginale della provincia pugliese. Dopo anni senza risposte concrete, ammetto di sentire una certa stanchezza, anche e soprattutto da parte mia, ma non solo, probabilmente queste questione non merita più l'attenzione dovuta.
Un caro saluto a Geppe Inserra

Foto di R.Greco



sabato 21 aprile 2018

Giovani meridionali che "non hanno mai fatto niente di buono"

Gli avversari politici vanno sempre trattati con rispetto. Soprattutto se sono disoccupati o precari, giovani e meridionali. Credo che anche nello scontro politico ci sia un limite che non andrebbe mai prevaricato. Anche perché se noi giovani meridionali ci troviamo in questa situazione, le colpe sono proprio di chi ha amministrato il paese negli ultimi venti anni almeno. Quindi meno insulti e più fatti, meno teatrini e più concretezza, perché è il paese che lo chiede, soprattutto quei giovani meridionali disoccupati. Quei ragazzi che non hanno mai fatto niente nella vita, che continuano ad essere insultati ingiustamente da una politica che dovrebbe pesare e pensare maggiormente le parole e dare più opportunità.


Investiamo maggiormente nei giovani del Sud Italia

giovedì 19 aprile 2018

Realtà positive della città: Salesiani di Foggia, Rione Candelaro

Il ruolo importante, centrale, degli oratori nella riqualificazione urbana dei quartieri "difficili" è innegabile.
Le periferie infatti non sono mai state delle zone semplici da gestire, rappresentando spesso situazioni davvero complesse, di marginalità sociale. Ma non per forza  devono rappresentare qualcosa di negativo, anzi. Spesso nascondono realtà positive che possono identificare un importante punto di riferimento per la città intera.

DON BOSCO 


 Le emergenze sociali hanno bisogno di sostegno, di figure presenti, di strutture organizzate. Soprattutto i giovani sono lasciati spesso a se stessi, privi di guide importanti, soprattutto in quella fase della vita. Seguendo le orme di Don Bosco, riprendendo il discorso degli oratori come spazi sociali positivi ed educativi per i giovani, i Salesiani rappresentano un degno punto di forza per il Rione Candelaro. Ho sempre pensato che il sostegno agli oratori da parte degli enti e delle istituzioni, ma anche dei cittadini che ne hanno la possibilità, sia fondamentale, fortemente necessario.




Ho avuto la possibilità e la fortuna di conoscere e collaborare con questa importante realtà cittadina, anni addietro, durante il mio percorso di segretario del Forum dei Giovani del Comune di Foggia. A volte si parla solamente male di questa città, ma si ignorano le realtà positive cittadine, impegnate in prima persona nel sociale. La speranza è quella che si incominci a puntare su ciò che funziona, partendo dagli oratori e dalle associazioni, evitando di essere solamente critici, ma più ottimisti e propositivi come queste realtà positive.







Per maggiori info vi invito a visualizzare questo bel servizio di Telefoggia dedicato alla realtà dei Salesiani Foggia e dell' APS Sacro Cuore, con Massimo Marino e Don Gino:



Link Sito Web Salesiani Foggia:

http://www.salesianifoggia.it/news/


Comunicato Manifestazione "Sogna Ragazzo Sogna 2018":

PARROCCHIA SACRO CUORE DI GESU'
SALESIANI DON BOSCO
FOGGIA


Comunicato stampa 05/2018

Un click per premiare un sogno - al via il web contest "sogna ragazzo sogna"

Si è tenuto martedì 17 aprile 2018 a Foggia presso l’ufficio comunale di “Città Educativa” la fase di votazione preliminare della manifestazione a premi “sogna ragazzo sogna”.
Una giuria composta da una rappresentanza del consiglio comunale dei ragazzi di Foggia ha selezionato i disegni finalisti: i top 10 cat. elementari e medie, che parteciperanno al web contest.
Il concorso, promosso dall’APS Sacro Cuore insieme all’oratorio del Sacro Cuore di Foggia, con il patrocinio: del Garante dell'infanzia e dell'adolescenza della Regione Puglia,  della Città di Foggia; In collaborazione con l’assessorato alla Pubblica Istruzione e all’assessorato alla Cultura del comune di Foggia, l’ufficio diocesano per l'Educazione - la Scuola e l’Università, la Fondazione dei Monti Uniti di Foggia; l' Associazione Italiana Cultura e Sport - comitato provinciale di Capitanata; Il Comitato Civico Gente di Foggia, la rivista DirittoMinorile.it (tutela della Famiglia e dei Minori), passa quindi alla sua  fase conclusiva con il voto sul web dei disegni realizzati.

Votare è semplice!
Tutti potranno esprimere la propria preferenza votando per il miglior disegno, dal 18/04/2018 al 30/04/2018 entro e non oltre le ore 23.00, collegandosi al sito www.salesianifoggia.it, è cliccando sulla sezione VOTA CONCORSO "SOGNA RAGAZZO SOGNA"

IMPORTANTE!!!
Saranno decretati vincitori i disegni che avranno ricevuto il maggior numero di voti.Solo in caso di ex-aequo si terrà conto del maggior punteggio nel campo valutazione.

Basta solo un click per votare e premiare iI lavoro dei giovani partecipanti che, in questi giorni, con fantasia e passione hanno realizzato e consegnato i loro disegni rappresentando il loro domani, il loro futuro nelle zone più significative della nostra città; tra le location più rappresentate " la villa comunale", i "tre archi", "l'epitaffio".

I vincitori saranno proclamati e premiati a Foggia domenica 6 maggio 2018 - festa di San Domenico Savio c/o  la parrocchia - oratorio del Sacro Cuore di Gesù  ed i disegni vincitorisaranno pubblicati sul sito www.salesianifoggia.it .

L’organizzazione premierà i primi 3 classificati di ogni categoria (elementari e medie).
I vincitori del concorso saranno premiati con dei doni per tutta la famiglia in forma di buoni:

1° PREMIO un week-end a Vieste  - il premio prevede:  il pernotto del sabato, prima colazione della domenica.
2° PREMIO un invito a cena in un locale foggiano.
 PREMIO un ingresso al cinema c/o una sala cinematografica di Foggia.

Nel corso dell’iniziativa sarà promossa la campagna del 5x1000 a favore della Federazione SCS/CNOS - Don Bosco ci ha messo la vita per stare vicino all’infanzia che ha bisogno, TU mettici la firma. "Sostieni Salesiani per il Sociale  con il 5x1000: firma e scrivi il codice fiscale 97099620581" .

Il presidente APS SACRO CUORE
Massimo Rosario Marino




martedì 17 aprile 2018

PROGETTO PRO CAPITANATA

Un ottimo esempio di rete territoriale, di piattaforma informatica polifunzionale, ringrazio personalmente l'Ing. Michele Lauriola per la disponibilità e l'attenzione:

CONCEPT PROGETTO PRO CAPITANATA



http://www.procapitanata.it/it-it/mission.aspx

Dal 2009, facendo leva sulle conoscenze degli usi, abitudini, costumi, della cultura, delle tradizioni, delle realtà produttive, delle realtà sociali e politiche, delle bellezze e delle risorse dello Spazio Capitanata, sulle esperienze maturare e sugli innumerevoli contributi, principalmente quelli critici, di tanti amici dell'immenso universo dei social network, passo dopo passo sono stati definiti gli elementi fondamentali DEL progetto preliminare Pro Capitanata, obiettivi strategici,e le strategie, RETE Sistema Sociale, Sistema Politico e Sistema Produttivo RETE territoriale Sistema Produttivo Agricolo CAPITANATA per la progettazione esecutiva e la contestuale realizzazione.Il risultato finaledi questo percorso, frutto del contributo free di tutti quanti hanno contributo,è il metaprogetto – La GrandeCapitanata. All'interno del quale sono esposte le linee guida che potrebbero accompagnare la fase esecutiva e attuativa. Tali linee sono di massima per cui la qualità del concept stesso a fini della progettazione esecutiva e della sua contestuale attuazione del progetto di territorio Pro Capitana che ne potrebbe venir fuori potrebbe più o meno discostarsi dalla prima proposta concettuale. In questo percorso, definito FASE 1 si potranno integrare, assolutamente, altre proposte concettuali (concept) che nel succedersi testimonieranno i punti di vista di altri. Tal che si potrà dire che il percorso progettuale e attuativo è prevalentemente formato da una successione di concetti progettuali.


domenica 15 aprile 2018

Terminato il restauro della tela dei Santi Guglielmo e Pellegrino presso la Cattedrale di Foggia


Un altro importante contributo donato alla collettività dalla Fondazione Monti Uniti di Foggia, preziosa come sempre per la nostra amata città, per preservarne e valorizzarne  la storia e la cultura.

Scrive così l'amico Enzo Ficarelli, ex dirigente delle Ferrovie dello Stato, grande appassionato di storia e cultura foggiana:

TERMINATO IL RESTAURO DELLA TELA  RAFFIGURANTE I COMPATRONI,  SANTI GUGLIELMO E PELLEGRINO.

Ieri 14 aprile,  dopo i lavori   di restauro finanziati  dalla Fondazione Monti Uniti,  è  tornata  nel braccio  destro del transetto della nostra Cattedrale  la tela che ricorda la morte di San Pellegrino avvenuta a Foggia   insieme  a quella  del padre San Guglielmo.

Il dipinto di notevole  importanza  ,XVIII secolo, è attribuito forse a Giacinto Diana  ( Pozzuoli  1731 - Napoli  1803) che iniziò la sua attività  pittorica  presso  la bottega  di Francesco De Mura ( Napoli  1696- ivi  1784).

La Tela Restaurata (Foto G. Cutillo)

venerdì 13 aprile 2018

Sul tema del "Fare Rete" a Foggia..


"Fare rete" a Foggia è pura utopia, impossibile andare al di là dei piccoli orticelli. Probabilmente è uno status mentale, non saprei. Tutti vogliono fare le prime donne, prendere meriti, quindi credo che il principio della condivisione sia impossibile da attuare, anche quando ci sono tematiche importanti e vitali per la città, per la nostra comunità. Spesso si arriva a calpestare gli amici, conoscenti che hanno collaborato da anni, senza alcuno scrupolo, rimorso. Non curanti del tempo speso per raggiungere lo stesso obiettivo, per mera cupidigia, ambizione sfrenata, voglia di affermarsi a tutti i costi. Un atteggiamento a tratti inquietante, che mi lascia alquanto perplesso. Attaccarsi "spillette" di meriti non meglio specificati, probabilmente è più importante dei rapporti umani e della stima personale. Un "morbo" che affligge persone di tutte le età, anche mature. Se si continuerà su questa strada, beh non vedo un futuro costruttivo e positivo per la città. Probabilmente l'ho scritto altre volte ma come si dice, "repetita iuvant"...

giovedì 5 aprile 2018

Un caro saluto a tutti

Un caro saluto a tutti...
In questo 2018 stanno succedendo tante cose. Sicuramente quelle che meritano di essere menzionate sono diverse:

- Per quanto riguarda la città di Foggia c'è un grande bisogno di riscatto, di rinascita, di crescita. Purtroppo lo spettacolo che si sta dando a livello nazionale è quello di una città divisa, impelagata in scissioni interne tra vari gruppi, partiti e associazioni. Foggia ha bisogno di unione, di punti di riferimento ben saldi  per poter andare avanti. Il bene per la comunità dovrebbe far superare le incomprensioni. Basta con i piccoli orticelli. I cittadini foggiani devono ritrovare coesione e sinergia, la città deve erogare opportunità e servizi,  non esternare problematiche di questo tipo. La speranza è che si riesca a risalire, con sempre  maggiore legalità, trasparenza e decoro. Mi auguro che non resti solamente un sogno, pura utopia, sarebbe un peccato, la città non lo merita.

- Una questione spinosa resta quella dell'aeroporto Gino Lisa. Come potrà mai crescere  la Capitanata quando viene solamente presa in giro??? È necessario avere delle infrastrutture che possano dare una risposta ed una spinta maggiore alla esigenze di questo territorio.
È inammissibile che le promesse fatte dalla Regione Puglia non trovino fatti, concretezza, nel breve termine. È doveroso che tutti i membri della classe politica della Capitanata, si uniscano per raggiungere questo importante obiettivo, al di là dei colori e degli schieramenti partitici. Anche le numerose associazioni di cittadini devono seguire con attenzione questa questione, che potrebbe risolvere molti problemi, legati soprattutto al turismo e all'impresa.

- Un importante contributo, un punto di riferimento centrale per risollevare le sorti di questa città dovrebbe essere  la presenza ferma, stabile, del mondo cattolico. È necessario che partecipi attivamente alla vita cittadina anche attraverso le manifestazioni della nostra tradizione locale. La grave assenza del mondo cattolico, nelle espressioni di fede e di incontro con la collettività più classiche e radicate nella memoria dei cittadini, potrebbe essere il colpo di grazia per una realtà che già soffre da tempo. La grave mancanza di valori e punti di riferimento è quella che sta portando più danni, soprattutto morali e sociali.