Stranamente, tutti quelli contrari al reddito di cittadinanza, non ne avrebbero assolutamente bisogno. Quindi esprimono giudizi, molto aspri, su qualcosa che semplicemente non li riguarderebbe affatto, neanche lontanamente. Pensionati, persone con posto fisso, magari statale, o comunque "privilegiati", in questo periodo così duro per tanti, soprattutto per i giovani meridionali. Gente che parla a vanvera, in poche parole, senza provare sulla propria pelle il problema. Anche io ero scettico e dubbioso, ma se questo provvedimento fosse coadiuvato da una riforma seria e strutturata, dei centri per l'impiego, sarebbe una vera manna dal cielo, come in altri paesi europei. Detto ciò, Tajani che parla contro il reddito di cittadinanza, non proponendo concretamente altre soluzioni fattibili, veramente non si può sentire. Non bastano più le solite frasi di rito, ormai poco credibili: "servono sgravi alle imprese sulle assunzioni" oppure "più incentivi alle imprese per l'inserimento lavorativo". Questo sistema ha fallito completamente, soprattutto perché gli incentivi spesso venivano presi, senza alcuna assunzione, oppure con numeri davvero risicati. Quindi la soluzione migliore al momento non può che essere quella di un reddito di cittadinanza, che preveda però anche una importante riforma dei centri per l'impiego, che aiutino concretamente a trovare lavoro, accompagnando il candidato, fino al raggiungimento dell'obiettivo. Non credo che si tratti di fantascienza, anzi.
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Luigi Di Maio |
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I due vicepremier e ministri "del cambiamento", L. Di Maio e M. Salvini |
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